BLUE STUFF

29 gennaio 2023 19:00

BIRRJAZZ

presenta

domenica 29 gennaio ore 19.00

BLUE STUFF

Mario Insenga, voce
Emilio Quaglieri, chitarra
Francesco Miele, basso
Sandro Vernacchia, chitarra e dobro

Sul nostro palco torna il più classico degli appuntamenti del nostro locale, “nu piezz’ ‘e core”… Mario Insenga con i suoi Blue Stuff!

Supplemento di € 10,00 sulla prima consumazione.
Info e prenotazioni 0771737163 – 3358255710

MARIO INSENGA
Nasce a Napoli nel 1951, ascolta Blues sin da ragazzino e si appassiona alla batteria sul finire degli anni ’60. L’incondizionata passione per il blues lo ha condotto ad uno scrupoloso studio sulle sue origini collezionando migliaia tra LP, CD e libri che trattano questa “superba espressione musicale”, come egli stesso la definisce. Tra un esame universitario e l’altro, trova il tempo di formare un trio (chitarra, basso e batteria) dal nome “La Tristezza Del Rospo”, traduzione un po’ maccheronica di “Bullfrog Blues”. Nel ’72, insieme a Enzo Caponetto e Guido Migliaro, dà vita ai “Twilla Blues Band” (due chitarre, basso e batteria) le cui evoluzioni successive saranno i “Blues Bag”, quartetto acustico ancora a due chitarre ed i “Blue Box”, con l’aggiunta del pianoforte di Renato Federico e con i chitarristi Guido Migliaro e Alfredo Vitelli. Nel 1982, con il ritorno di Caponetto al posto di Vitelli, nascono i “Some Blue Stuff”, ben presto semplicemente “Blue Stuff”. La band è il risultato di oltre dieci anni di laboratorio concentrato sulla profonda ricerca del Blues, della sua massima espressione attraverso l’ideale chiave di lettura, la più significativa: il LINGUAGGIO. Propongono così brani inediti rigorosamente in vernacolo napoletano. L’impatto con il pubblico è così positivo ed immediato che diventano in poco tempo la blues band napoletana per eccellenza.
Nel 1992 Joe Sarnataro (alias Edoardo Bennato) coglie nei Blue Stuff la soluzione ideale per la realizzazione di un importante progetto discografico dal nome “È Asciuto Pazzo Ò Padrone”. I Blue Staff sono allora: Enzo Caponetto alla chitarra, Guido Migliaro chitarra e armonica, Roberto D’Aquino al basso, Renato Federico al piano, special guest Giorgio Savarese all’Hammond e, naturalmente, Mario Insenga. Con il passare degli anni le cose cambiano un po’ con l’inserimento di Lino Muoio e Gennaro Porcelli alle chitarre e Francesco Miele al contrabbasso.
Da diverso tempo ormai, Mario conduce laboratori di Blues e seminari per associazioni musicali (And.J., C.F.M.), istituti scolastici, librerie, festival e ovunque venga richiesto. Stranamente, pur avendo conseguito la laurea in ingegneria meccanica, Mario ha deciso di vivere da musicista.
Nel corso della sua carriera si è esibito in migliaia di concerti in Italia ed all’estero (Europa e U.S.A.); ha effettuato jam session con bluesman come Willie Mabon, Jimmy Dawkins, Blind John Davis, Little Pat Rushing (a Maxwell Street, Chicago – 1981), Magic Slim, Sammy Lawhorn, Albert Collins, Billy Preston, Sarasota Slim, Billy C. Farlow, Little Willie Littlefield, Charlie Musselwhite, Luisiana Red, Sunnyland Slim e tanti altri.

BLUE STUFF
I Blue Stuff nascono a Napoli nel 1982, grazie all’iniziativa di Mario “Blue Train” Insenga, già animatore di un precedente progetto musicale che aveva dato vita ai Blue Box. Sin dall’inizio la band si caratterizza come una sanguigna blues band fedelmente dedita al Chicago Style. Così, mentre apparentemente i BLUE STUFF sembrano impegnati in un coerente recupero di un certo blues ilologico. Di fatto però, attraverso le loro performance, dimostrano come un linguaggio musicale antico possa rimanere di grande attualità e di grande coinvolgimento emotivo. La semplicità ed immediatezza delle strutture ritmiche, la pulizia degli schemi armonici e melodici, il calore della voce e, soprattutto, la passione per il blues e più in generale per la musica, fanno del suono BLUE STUFF un esempio di vitalità musicale.
Infatti il tratto saliente del progetto sta nel fatto che esso “brilla di luce propria”, ciò a dire che i BLUE STUFF suonano del Chicago Blues, ma l’originalità delle loro composizioni li pone come una blues band viva e pulsante. D’altronde, testimonianza della vitalità di questo gruppo e’ la sempre calda accoglienza ricevuta da parte del pubblico che non resta mai impassibile di fronte alla irresistibile miscela di musica, simpatia e spettacolarità. Sul finire del 1991 nasce le collaborazione con Joe Sarnataro, ovvero l’alter ego blues di Edoardo Bennato. Nasce così il disco “E’ Asciuto Pazzo ‘O Padrone”, colonna sonora di un musical e con un lungo tour europeo. Nel 1994 a esce “L’Acqua e’ Poca” per la Sony, nel 1999 “Roba Blues” per la Cheyenne Records che pubblica anche l’ultimo lavoro “Altra Gente, Altro Blues.

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